Molto di quello che si trova su Facebook è falso. La cosa non dovrebbe sorprendere perché molto di quello che si trova su internet è falso, e Facebook è un posto in cui le persone condividono quello che vedono, leggono o pensano.
Questo sembra il modo in cui Facebook concepisce il suo ruolo di distributore di informazioni. “Lavoriamo nel settore della tecnologia, non della comunicazione”, ha dichiarato l’estate scorsa Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook. Chris Cox, product manager dell’azienda, ha fornito poche settimane fa altri dettagli: “Una azienda editoriale si fonda sulle storie che racconta, un’azienda di tecnologia sugli strumenti che costruisce”.
Ma nel tentativo di essere una piattaforma neutrale per le notizie, Facebook contribuisce anche alla circolazione di informazioni sbagliate, molte delle quali determinate da posizioni politiche. Un articolo del New York Times magazine riflette sul ruolo centrale che il social network ha assunto nel consumo di notizie, consentendo il diffondersi di fonti d’informazione alternative il cui interesse per i fatti reali è subordinato alla smania di clic.
Queste storie che arrivano da nuove fonti si fanno strada nei nostri newsfeed tra immagini di neonati e aggiornamenti di stato. Da una parte: “Hillary beccata di nuovo con un auricolare!” (non ha mai messo un auricolare). Dall’altra: “Le foto di Donald Trump con sua figlia che il direttore della sua campagna non vuole farti vedere!” (la maggior parte sono state ritoccate con Photoshop).
Be the first to comment on "Facebook: crociata contro le notizie false"