Samsung quest’anno ha scelto di presentare il proprio smartphone top di gamma circa un mese dopo la chiusura di MWC 2017. Non accadeva da diversi anni, e lo smartphone annunciato il 29 marzo è ora disponibile in mainstream.
Una decisione questa che ha contribuito ad alimentare anche il clima di attesa, del tutto giustificato perché non abbiamo problemi ad affermare che nel confronto diretto tra i tre modelli top: LG G6, Huawei P10 Plus e appunto Samsung Galaxy S8 è proprio quest’ultimo a stupirci a prima vista per il suo design e per non poche caratteristiche “plus”.
Proviamo Galaxy S8 nel formato minore. Non il modello plus, ma in questo caso sappiamo già che non rimarremo delusi rispetto a Galaxy S8 Plus, perché in sostanza e in pratica, a parte le dimensioni del display le specifiche tecniche saranno pressoché identiche.
Tutto avvolto in vetro Corning Gorilla Glass 5 sia sulla parte del display sia sul dorso posteriore Galaxy S8 si presenta con i bordi arrotondati e il suo profilo di metallo che sui bordi laterali è molto sottile proprio perché incastonato tra le parti in vetro.
L’effetto è molto elegante, così come lo è Infinity Display appena si accende il terminale. Le proporzioni 18,5:9 ne fanno uno smartphone affusolato, con la sua diagonale da 5,8 pollici che in questo rapporto tra larghezza e altezza esaltano la percezione di uno smartphone anche poco ingombrante, ma non per questo piccolo.
Lo smartphone pesa poi 155 grammi, e si ha sempre la sensazione di avere a disposizione uno strumento particolarmente agile.
Sul profilo superiore c’è spazio solo per il cassettino che contiene nanoSIM e schedina microSD di espansione della memoria, con a destra il microfono per la riduzione dei rumori ambientali. Il profilo destro ospita solo il tasto per l’accensione, appena sotto un ulteriore pulsante che con l’impostazione di default attiva subito Bixby.
Sul profilo inferiore Si trova la presa mini jack per cuffie e microfono, l’interfaccia USB Type C, l’altoparlante e il microfono. Sul dorso la fotocamera e l’illuminatore a led non sporgono dallo chassis, e l’obiettivo è affiancato dal sensore di impronte digitali di forma rettangolare arrotondata. Fotocamera e sensore di impronte sono lievemente profilati.
Qui l’unico neo sensibile dal punto di vista ergonomico di questa proposta. Infatti non è particolarmente naturale, né immediato intercettare subito il sensore di impronte per effettuare l’accesso. Aiuta certo la profilatura ma la collocazione del sensore è a nostro avviso da rivedere. Molto elegante e pratica risulta invece anche la posizione dei tasti di navigazione, non hanno tolto spazio al display (i bordi superiore e inferiore tra l’altro sono davvero contenuti).
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