Juniper estende le potenzialità di SDSN per offrire una difesa unificata della rete anche in ambienti eterogenei e multi-vendor, così come su cloud pubblici e privati
Si chiama Software-Defined Secure Networks (SDSN) la piattaforma di Juniper Networks per garantire sicurezza alle reti in modo automatizzato, scalabile e sicuro. E il vendor ne ha presentato l’evoluzione in questi giorni che aggiunge più strumenti per rendere la sicurezza gestibile e pervasiva anche in ambienti multivendor, quando ci si affida sia a risorse di cloud pubblico sia di cloud privato.
SDSN sfrutta tecniche di applicazione automatica di regole al susseguirsi di determinati eventi, ma dispone anche di intelligenza in tempo reale e capacità di machine learning, è in grado quindi di proteggere lasciando la possibilità agli amministratori di concentrarsi su task critici, fuori dall’ordinario, e con il suo framework aperto semplifica la gestione.
L’architettura software defined di Juniper da un lato consente la gestione di soluzioni non integrate e diversamente non integrabili, per costituzione o retaggio tecnologico, agevola il loro funzionamento comunque all’interno di un ecosistema controllato e facilita la protezione di reti eterogenee , indipendentemente dal fornitore scelto.
L’automatizzazione nell’applicazione delle policy nell’ecosistema beneficia ora dell’aggiornamento di Junos Space Security Director Policy Enforcer che agisce anche quando firewall e switch sono di terze parti (ora anche Cisco) e non Juniper. Le Policy sono automatizzate sfruttando il motore intelligente di deployment che porta l’applicazione delle policy a tutta la rete e mette in quarantena gli endpoint infetti.
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