Un software capace di individuare le perdite degli acquedotti. Riducendo così gli sprechi e i costi energetici. E permettendo di utilizzare al meglio le risorse per la manutenzione. L’idea è di due docenti dell’università di Milano-Bicocca. Che hanno sviluppato un software testato con successo sugli acquedotti di Milano, La Spezia e Timisoara. Dove le perdite sono crollate di oltre il 30%.
Spesso molto vecchie e poco manutenute, le reti idriche delle città italiane perdono circa il 42% dell’acqua immessa nelle tubature. La stima è di Aeegsi, autorità di regolamentazione del settore idrico. Situazione che combinata alla siccità e al caldo di queste settimane rischia di avere risvolti quantomeno problematici. Come il razionamento dell’acqua nei rubinetti di Roma, che solo la scorsa settimana sembrava una possibilità concreta.
Rinnovare le reti ha un costo e non è detto che le amministrazioni locali riescano a sostenerlo. Senza contare che rifare l’acquedotto è un’opera che ‘paga’ poco in termini elettorali.
Francesco Archetti, docente di Informatica alla Bicocca, e Antonio Candelieri, ricercatore nello stesso ateneo, hanno però sviluppato un software capace di scovare le perdite. Riducendole e ottimizzando la manutenzione della rete idrica.
Il software richiede una mappatura dell’acquedotto, che dia conto anche della portata delle tubature e della pressione dell’acqua. In questo modo è in grado di simulare gli effetti di una perdita in qualunque punto della rete idrica.
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