Twitter cancella migliaia di fake account e sul social network le star ‘pro Trump’ protestano per l’eliminazione di migliaia di follower. Ad alzare la voce, tra gli altri, sono stati nomi noti come Bill Mitchell e Richard Spencer. “Ho perso molti follower, ora stanno tornando. A quanto pare, c’è stata una massiccia richiesta di verificare gli account attraverso i numeri di telefono. Non proprio una purga”, ha scritto Spencer, editori del sito altright.com, fornendo un quadro dell’azione compiuta da Twitter.
Il social network ha confermato che sta appurando se gli account appartengano a utenti reali e non siano gestiti da bot. “Ecco perché qualcuno potrebbe trovarsi alle prese con sospensioni o blocchi”, ha spiegato Emily Horne, portavoce di Twitter.
“Tenete presente che quando un account viene bloccato e invitato a fornire un numero di telefono, viene rimosso dalla lista dei follower” di altri utenti “fino a quando non rende noto il numero di telefono.
Questo fa parte del nostro sforzo complessivo per rendere Twitter più sicuro e sano per tutti”, ha aggiunto. Nessun complotto, quindi, come invece hanno suggerito gli hashtag #twitterlockout e #twitterpurge lanciati nelle ultime 24 ore da chi ha visto un’improvvisa riduzione dei propri seguaci.
E’ inevitabile, però, che la vicenda faccia discutere nei giorni in cui il dibattito politico ruota anche attorno al Russiagate e alle accuse di interferenze, attraverso i social network, nel percorso politico di avvicinamento alle elezioni presidenziali 2016. Il procuratore Robert Mueller, che indaga sui rapporti tra la campagna di Trump e la Russia, ha indicato in Twitter uno dei principali bersagli dell’azione avviata nel 2014 dalla ‘troll farm’ con base a San Pietroburgo.
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