Profitti sopra le attese per Apple e punto forte segnato contro chi credeva che la società non sapesse rispondere alla fine della fase di crescita acceleratissima delle vendite di smartphone nel mondo. L’azienda di Cupertino ha registrato un utile per azione pari a 2,73 dollari – contro 2,67 attesi in media dagli analisti – nel secondo trimestre fiscale e ricavi in linea a 61,1 miliardi di dollari. L’utile è ammontato a 13,8 miliardi di dollari, nel complesso, in rialzo del 25,3%. Per gli azionisti arriverà il ‘premio’ di un buyback – un riacquisto delle proprie stesse azioni – del valore fino a 100 miliardi di dollari.
E’ l’agenzia finanziaria Usa Bloomberg a notare che questi numeri confermano che “mentre è finita l’epoca della crescita a doppia cifra dell’industria degli smartphone, il ceo Tim Cook ha un piano per controbattere al rallentamento”: la Mela sa prosperare anche con il “malessere” dei telefonini intelligenti. Wall Street sembra aver dato atto a questa lettura e le azioni sono cresciute nel post-trading di ieri sera, dopo che già la giornata si era chiusa in buon rialzo (+2,3%) grazie alle anticipazioni positive di alcuni analisti.
A far felici gli investitori sono anche il piano di buyback da 100 miliardi e una maggior remunerazione attraverso il dividendo.
L’anno scorso il settore degli smartphone ha visto calare le consegne del 2 per cento, e Apple ha risposto cercando di espandere la rete di servizi offerti ai possessori dei suoi 1,3 miliardi di apparecchi, ben tenendo presente che i telefonini contano ancora comunque per più del 60% dei ricavi. Il colosso tecnologico ha infatti deluso con le consegne dei suoi iPhone ma ha annunciato – come era atteso – un nuovo piano di buyback “senza precedenti” da 100 miliardi di dollari; quello da 210 miliardi verrà completato nel trimestre in corso. Inoltre, il gruppo ha alzato la cedola trimestrale per la sesta volta in sei anni (+16% a 73 centesimi di dollari).
“Lentamente, ma inesorabilmente, Apple si sta proponendo come qualcosa di più di una semplice storia-di-iPhone e sta mostrando la capacità di tenere alte le vendite a dispetto della traiettoria assunta” dai suoi telefonini, ha scritto l’analista Amit Daryanani di RBC Capital Markets citato dall’agenzia finanziaria. Non a caso, nel secondo trimestre fiscale le vendite degli iPhone sono salite “solo” del 2,9%. Nonostante l’iPhone X probabilmente non abbia ancora raggiunto il suo apice, il prezzo di lancio a 999 dollari ha permesso di far salire i ricavi del 14%.
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