Su tutti, sono due i problemi con i quali i social network devono fare i conti continuamente: la circolazione di notizie false e le molestie. La rete non inventa ciò che non c’è, ma amplifica l’esistente. Le grandi aziende lo sanno bene, Twitter compreso e inserisce ulteriori strumenti per arginare le molestie.
Quasi un anno e mezzo fa la piattaforma aveva modificato la policy, inserendo tra gli atteggiamenti vietati le “minacce di violenza e incitamento alla violenza contro gli altri”, annunciando poi il test di sistemi che avrebbero da soli bloccato i commenti sospetti.
Ora, Twitter annuncia che gli utenti potranno filtrare tweet per parole chiave, nome utente, frasi, hashtag. Potranno anche “zittire” thread in cui vengono coinvolti.
La funzione “mute”, che prima consentiva di non vedere tweet di alcune persone, sarà quindi estesa alla sezione notifiche, dove non compariranno più i contenuti che si scelgono di bloccare.
Attraverso il percorso “Notifiche” e di seguito “Impostazioni”, si potranno aggiungere le parole che si intendono “ammutolire“, così come nomi utenti ed emoji.
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