Le difficoltà che #Kodak ha dovuto affrontare negli anni, sono note a tutti. L’errata interpretazione della rivoluzione digitale non ha perdonato, portando l’azienda sull’orlo del baratro. Come accaduto per “impossibile project” di Polaroid, sempre più spesso aziende storiche della fotografia cercano di reinventarsi nel panorama moderno. La competizione è difficile, il settore è ormai saturo, specialmente quello della fotografia digitale su dispositivi mobili. Casi di successo come la recente collaborazione LEICA-HUAWEI fanno comunque ben sperare.
Cosa aspettarsi dal nuovo camera phone KODAK ELEKTA?
Probabilmente nulla di nuovo, se non la presenza dello storico marchio di rullini sulla plastica esterna del dispositivo. Le caratteristiche tecniche, partendo dalla massima apertura del diaframma F2.0, o dal doppio flash led, non fanno certamente gridare al miracolo. Tutte cose già viste sugli smartphone di fascia media. 3000 mAH di batteria all’interno di un dispositivo touch da 5 pollici, con una risoluzione di 441 PPI, e un processore da 10 core, causeranno inoltre non pochi problemi di autonomia. La stabilizzazione ottica pare essere l’unica funzionalità premium, che ad oggi troviamo solo su smartphone top di gamma da 700 euro.
Un hardware mediocre al servizio di app intelligenti? Può essere. Sul sito web del produttore scopriamo la presenza di un’ app fotografica progettata appositamente per il dispositivo. La possibilità di emulare i controlli di una fotocamera reflex sembra il vero punto di forza. A volte l’ergonomia conta più del dato tecnico, e in questo caso, almeno dalle slide presentate dall’azienda, pare proprio un software molto ergonomico. Le funzionalità PASM di controllo manuale tipiche delle DSLR, sono garantite, orientando il prodotto verso una fascia di mercato prosumer, o comunque non completamente digiuna di fotografia.
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