Google ha lanciato oggi un nuovo sistema operativo pensato per i dispositivi dell”Internet delle cose’ (IoT), che si chiama Android Things. Secondo quanto spiega The Verge, il sistema operativo, messo al momento a disposizione al momento agli sviluppatori, non è totalmente nuovo ma è in realtà l’aggiornamento dell’OS ‘Brillo’, rilasciato un anno e mezzo fa e presentato al CES 2016, che è stato ribattezzato per l’occasione. Con Android Things, Google mette a disposizione degli sviluppatori un OS completo di strumenti di sviluppo (SdK) per lo sviluppo e l’utilizzo di dispostivi multimediali audio e video, videocamere di sicurezza, router e altri apparecchi direttamente collegati al web. E Qualcomm, che produce i microprocessori mobile Snapdragon utilizzati anche nei dispositivi IoT, ha annunciato oggi che collaborerà con Google, mettendo a disposizione della società di Mountain View “l’esperienza maturata in ambienti Android con i processori Snapdragon, per sostenere lo sviluppo di dispositivi connessi pensati per applicazioni sia consumer che industriali”.
“A partire dal lancio del primo telefono Android – ha scritto in una nota Jeffery Torrance, vicepresidente Business Development della società di San Diego – Qualcomm Technologies e Google hanno collaborato per offrire agli sviluppatori nuove opportunità in ambito mobile, ‘wearable’ e IoT. Siamo lieti di annunciare la nostra intenzione di collaborare con Google a questa nuova iniziativa con l’obiettivo di espandere l’ecosistema Android. Nuovi ed entusiasmanti prodotti IoT saranno il risultato della capacità degli sviluppatori di combinare la potenza del processore Snapdragon con Android Things”.
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