Google risponderà alle domande degli utenti anche offline. Big G ha inaugurato una nuova funzione: il post ufficiale di lancio s’intitola “Non permettere che una connessione irregolare fermi la tua ricerca”. Si tratta di una possibilità che rende il servizio più regolare. In caso di copertura a macchie o di percorsi accidentati (ad esempio in gallerie o altri punti dove lo smartphone “non prende”), le ricerche in corso tramite Google verranno salvate e completate non appena il dispositivo tornerà in rete.
Come funziona la ricerca offline – Il servizio è disponibile con l’ultimo aggiornamento dell’app Android di Google. Quindi non vale accedendo al sito dal browser del vostro dispositivo e non è disponibile su iOs. “Può capitare – si legge nel post – di avere un connessione poco stabile. Significa che, anche se siete online all’inizio dell’operazione, la ricerca potrbbe fallire prima che si concluda”. Con questa nuova opzione, “i risultati della ricerca vengono salvati, anche in caso di connessione assente, per essere poi mostrati alla prima occasione utile”. Anche se non comparirà subito la pagina dei risultati, quindi, “Google starà lavorando dietro le quinte”. La novità, sottolinea il product manager Shekhar Sharad, “non prosciugherà la batteria e avrà un impatto minimo sul consumo di dati”.
Google e i Paesi in via di sviluppo – La novità riguarda tutti gli utenti di Big G. Ma punta a migliorare il servizio soprattutto in zone con copertura scarsa – è il caso, appunto, delle gallerie stradali e ferroviarie, o delle nostre zone montane – o contraddistinte da infrastrutture carenti. Alphabet e le sue controllate stanno infatti lavorando da tempo a servizi ottimizzati per reti e dispositivi lontani dagli standard occidentali. Nel concreto, significa app più leggere per essere usate in smartphone con capacità di elaborazione e memoria ancora limitate. E piattafome che si allargano anche offline. Già nel 2014, la controllata Youtube aveva lanciato la possibilità di salvare alcuni video offline. Un servizio che, non a caso, è partito da India, Indonesia e Filippine.
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